Negli ultimi anni il ruolo delle carte elettroniche è cambiato in maniera esponenziale, diventando essenziali proprio per tutti. Grazie a queste è possibile effettuare operazioni in tutta facilità, senza mai maneggiare contanti e preoccuparsi di non averne abbastanza con sé.
Se fino ad ora era disponibile solo la carta di credito o il bancomat da rilasciare al momento della sottoscrizione del conto corrente, oggi non è più così. Gli istituti di credito online e tradizionali, si sono adeguati al progresso studiando strumenti sempre più performanti, adatti alle esigenze di ogni genere di consumatore.
A diventare protagonista di questa inversione di rotta è, sicuramente, la carta di credito revolving. Anche se tale prodotto è già presente sul mercato italiano da quasi vent’anni, ora se ne sente parlare più spesso.
Sono in molti a non conoscere ancora di cosa si tratta ed ecco perché è necessario un approfondimento proprio su questo tema.
Indice
Cos'è una carta di credito revolving
Quando si parla di revolving non sempre è chiaro comprendere la differenza con i bancomat o altro genere di prodotti rilasciati dalle banche. Per poter dare una definizione certa è dire che si tratta di una tipologia di ricaricabile con le stesse funzionalità delle carte di credito o a saldo. L’unica differenza, però, sta nel fatto che non è previsto l’addebito sul conto di ogni spesa e neanche l’estratto conto. Questa, infatti, permette di acquistare senza limiti, indipendentemente dai fondi disponibili sul proprio conto.
Cosa succede una volta che si accumulano dei debiti? Di sicuro vanno restituiti alla banca. Per farlo si rateizza l'importo, maggiorato con gli interessi fissati in contratto. Ovviamente esiste sempre un limite massimo da rispettare e al momento della restituzione la banca rende quanto più semplice e fluido l'operazione.
La carta di credito revolving, per funzionare al meglio, necessita dell'appoggio di un conto corrente e non tutti possono utilizzarli. Infatti a beneficiarne è sempre e solo il titolare. Infatti per ogni spesa è prevista l’autenticazione di ogni ricevuta attraverso la firma del titolare e la consegna di un documento. In caso contrario è prevista sempre la revoca del prodotto.
La carta di credito revolving è un’ottima opportunità per tutti quegli utenti che utilizzano solitamente i pagamenti elettronici ma, in alcuni momenti, possono trovarsi in estrema difficoltà economica, non riuscendo a far fronte alle spese essenziali. Quindi chi non possiede una grande liquidità sul proprio conto corrente può affidarsi a tale metodo.
Negli ultimi anni si è ritenuto necessario incentivare l'utilizzo di questo strumento, contravvenendo alle passate consuetudini degli istituti bancari.
Come funziona la carta di credito revolving
In passato la carta revolving veniva emessa separatamente rispetto ai bancomat o alle carte di credito. Ancora oggi, però, alcune società preferiscono mantenere separata tale opportunità, mentre, altre diventano sempre più competitive preferendo l’attivazione della funzione direttamente sulla carta di credito già emessa.
Per funzionare in questa modalità è necessario scaricare un’app direttamente sul proprio smartphone. Qui verrà richiesto qual è l’importo da rateizzare e la durata della dilazione. È il modo giusto per evitare che l’utente porti con sé una quantità eccessiva di tessere, ricorrendo a tale funzione solo in caso di estrema necessità.
Chi, invece, acquista una carta di credito revolving e ne possiede fisicamente una, sa di avere a propria disposizione una linea di credito specifica che varia tenendo conto solo di alcuni fattori. Prima di tutto questa prevede un massimale da concordare in fase di sottoscrizione del contratto, inoltre, ci si fa forza anche sull’affidabilità del titolare. Per cui non viene mai fornita una tessera senza avere le garanzie necessarie relative alla restituzione.
Come richiedere una carta di credito revolving
Per richiedere una carta di credito revolving basta rivolgersi presso la propria filiale territoriale ma anche online, se la società bancaria lo consente. Però ci sono degli elementi di cui tenere conto quando si sceglie questa opzione. Solo così è possibile valutarne l’effettiva convenienza.
Prima di tutto è importante valutare il tasso di interesse da applicare alle singole rate. Si tratta di dati che devono essere sempre ben indicati sul foglio informativo a corredo della carta. Anche in questo caso torna utile conoscere il concetto di TAG e il TAEG, rispettivamente, il tasso annuo nominale e il tasso annuo effettivo globale. Il primo riguarda solo le somme che sono state finanziate, mentre, il secondo comprende anche le spese che vengono sostenute quando si utilizza la linea di credito.
Al TAN e TAEG si deve aggiungere il canone annuo, la cifra relativa all’incasso, l’invio dell’estratto conto cartaceo. Se si vuole evitare tale spesa è possibile richiedere l’invio online della documentazione.
Oltre a tali dati è necessario considerare anche l’imposta di bollo, le commissioni previste sui prelievi, eventuali coperture assicurative da aggiungere, spese previste per una seconda copia della carta, quote associative che alcuni istituti bancari forniscono.
Una volta valutati tutti gli elementi chiaramente indicati nelle varie schede informative, sicuramente, sarà necessario procedere ad un confronto tra le banche che offrono il prodotto migliore, selezionando la tipologia più adatta alle proprie esigenze.
Si può scegliere, infine, tra le carte revolving pure e le miste. La prima prevede un addebito rateizzato da liquidare mensilmente. Si tratta di una modalità di pagamento efficace per le spese elevate. Infatti il livello degli interessi è estremamente alto e non conviene pagare elettronicamente per cifre irrisorie.
Qualora si opti per la carta di credito revolving mista è possibile selezionare la modalità di utilizzo che varia da semplice carta di credito fino a rata con unico saldo. Ciò va valutato nel momento del pagamento. Quindi l'utente potrà sempre avere voce in capitolo nella fase di restituzione del denaro.